I piedi hanno una straordinaria ricchezza di terminazioni nervose, le quali hanno un’azione riflessa su tutto l’organismo.
Sono una parte del corpo in stretto collegamento con le altre e il collegamento avviene sempre grazie all’intervento del
cervello, che riceve un messaggio, lo decifra e invia una risposta là dove questa è stata richiesta.
Il terapeuta nel corso di una seduta di riflessologia esercita una pressione su alcune zone del piede senza spostare il dito,
con un movimento a scatto, flettendo la falange in modo da formare un angolo di 70 gradi e procedendo con un ritmo continuo.
Viene seguito un percorso preciso, rappresentato dalla mappa dei punti riflessi.
La riflessologia è in grado di fornire lo stato di funzionalità dell’organo corrispondente al punto riflesso nel piede,
che viene stimolato e quindi, in un certo senso, “interrogato”. A seconda dei casi, tale punto può rispondere alla pressione:
con dolore
fastidio
piacere
indifferenza.
Il punto dolente denuncia la situazione di malessere dell’organo bersaglio, che a sua volta può accusare un disturbo per diverse ragioni, le quali vanno a loro volta indagate e circoscritte. Le disfunzioni possono infatti avere origini diverse, quindi bisogna cercarne le cause, caso per caso.
SCOPI DELLA RIFLESSOLOGIA SONO
Ridurre l’ansia e il dolore;
Indurre il rilassamento e il sonno;
Mitigare la nausea e il vomito
Controllare alcuni sintomi quali la stitichezza o il singhiozzo.
IL TRATTAMENTO
Nel processo di riconquista dell’equilibrio, si possono verificare alcuni effetti indesiderati che si configurano come vere e proprie “crisi di assestamento”, ma che segnalano la vicinanza dello scopo ultimo della terapia riflessogena, cioè la guarigione.
vi aspetto
Sandrina De Prosperis